We’ve updated our Terms of Use to reflect our new entity name and address. You can review the changes here.
We’ve updated our Terms of Use. You can review the changes here.

AME

by Wood's Lamp

/
  • Streaming + Download

    Includes unlimited streaming via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    Purchasable with gift card

      €5 EUR  or more

     

1.
Il martedì dopo la pioggia La sua finestra era appannata Miranda pensò dunque Che fosse piena dei suoi sospiri Miranda è arrabbiata E ogni volta che piove Vorrebbe essere l'asfalto Ed ogni goccia che si schianti su di lei Mirando contro la pioggia Miranda con le sue urla Crede che riuscirà a colpirla Ma giura che oggi non le sfuggirà neanche una goccia
2.
Le larghe intese Tra me e le tue mani Sciolgono i nodi delle nostre catene Vedrò d'esser forte abbastanza Da tenerti appesa per un dito Senza aver bisogno d'accorciare le nostre distanze E di stringerti tra le mie braccia Ti chiederò Di chiederti d'aprirti almeno E d'esser meno chiara quando parli di cose d'amore Credo che non sarò in grado Di sostenere il tuo sguardo più vivo del mio E mi lascerò accecare Ogni volta Dai tuoi dubbi Come se fossero raggi di sole Non chiederò Il mio sacro diritto all'assuefazione Mi abituerò piuttosto alle tue scarpe verdi Che non smetteranno mai di tirarmi un calcio in un occhio Metaforicamente parlando Attenta però che io non lasci mai la presa Come se fossi l'ancora di ogni mio ormone Ti porterò nelle mie mani E ti abbandonerò nei fiumi E poi sarai corrente e mi trasporterai
3.
Altostrati 04:26
L'umido della notte Cade sui tetti di queste case Vecchie dei troppi rimpianti Secche di lacrime secolari L'umido del primo sole Suda soltanto sulle ampie fronti C'è anche chi il sole si alza a guardarlo Ma solo se c'è una nuvola a coprirlo Ed io sono Dio E l'alba è il mio fiore Che sboccia e che muore ad ogni nuovo amore Ed io sono Dio E l'alba è il mio fiore Che sboccia e che muore Che sboccia e che muore Allora cos'è Tutto quello che sento Se non l'abitudine di un corpo spento? E il vento sta notte mi asciuga la lingua Quando racconto la storia Di chi non parla per non ascoltarsi E di chi odia i silenzi Chi si tappa le orecchie e ha la benda sugli occhi Chi non mangia per avere più fame Di chi ruba per confessare Chi si lascia portare dal vento Ed io sono Dio E l'alba è il mio fiore Che sboccia e che muore ad ogni nuovo amore Ed io sono Dio E l'alba è il mio fiore Che sboccia e che muore Che sboccia e che muore Allora cos'è Tutto quello che sento Se non l'abitudine di un corpo spento? Allora cos'è Tutto quello che sento? E' il rumore del vento? E' il rumore del vento Oggi mi lascio portare dal vento Oggi mi lascio portare dal vento Oggi mi lascio portare dal vento Oggi mi lascio portare dal vento Oggi mi lascio portare dal vento Oggi mi lascio portare dal vento Oggi mi lascio portare dal vento Oggi mi lascio portare dal vento con te
4.
Unpodité 03:43
Forse è che la notte E' ancora troppo buia Per guardarti bene in faccia Bisognerebbe dirle Di schiarire un poco il cielo Quando cerco di sfiorarti il cuore Ma domani se ti svegli Disegnami una virgola sul collo E' ancora troppo presto Per avere tanta fretta Aspettiamo che suoni anche l'ultima sveglia E saremo punto e a capo Ancora troppe volte Ma domani se ti svegli Disegnami una virgola sul collo Ho ancora un po' di te nel corpo Ho ancora un po' di te nel corpo Ho ancora un po' di te nel corpo E non vedo come mai tu debba vivere senza una parte di te Forse è che la notte mi lascia troppo spazio per poterti immaginare come voglio
5.
Linee 03:21
Come corpi di seta e d'asfalto Adagiati nel bianco ma solo a metà A scontare una vita di noia Come chi è parallelo soltanto a se stesso E gli 88 tasti che ho nella schiena Hanno smesso da tempo di parlare di te Tanto so che ti sorprenderai Tanto so che non ci crederai Che è possibile andare da nessuna parte Anche senza passare da te Che a fallire da fermi ci riescono in pochi anche se non dipende da te Hai evitato contaminazioni Rifugiandoti dalla realtà Per guardare le scarpe che hai intorno In attesa di averne di tue La disarticolazione dei tuoi pensieri Nell'asetticità dell'immobilità Tanto so che ti sorprenderai Tanto so che non ci crederai Che è possibile andare da nessuna parte Anche senza passare da te Che a fallire da fermi ci riescono in pochi anche se non dipende da te Tanto so che ti sorprenderai Tanto so che non ci crederai Che è possibile andare da nessuna parte Anche senza passare da te Che a fallire da fermi ci riescono in pochi anche se non dipende da te E gli 88 tasti che ho nella schiena Hanno smesso da tempo Di parlare
6.
Ancora sei cianotica E tremi più di ieri Se ti vorrai asettica Ti vestirai di nebbia Tutte regine D’ogni paese E la luna Ognuna di voi l’ha scoperta per prima E il sole Tanto più grande E' umile servo Della vostra pelle Ancora sei cianotica E tremi più di ieri E conduttore sia la notte Di tutti i tuoi segreti Distorta ormai Abbraccia la noia che è dentro di lei Tutte regine D’ogni paese E la luna Ognuna di voi l’ha scoperta per prima E il sole Tanto più grande E' umile servo Della vostra pelle Ed io vorrei che bruciasse Ed io vorrei che bruciasse Ed io vorrei che bruciasse Ed io vorrei che bruciasse Respiro in Evelin Respiro in Evelin
7.
Cercherò di disegnare Un punto che mi faccia smettere Smettere di non essere uguale Di essere proporzionale a me Vorrei avere Possesso del mio tempo Ed essere quello che voglio E non cadere Ieri decise di piovere Una nuvola cieca che Non sapeva chi scegliere Tra la gente che non vedeva E i tuoi capelli solo rami in testa Che tengono il tempo del vento E urlano come le foglie Che temono il vento ed il tempo Avrò bisogno di una variazione Che mi aiuti a prendere Prendere bene le misure E il peso di tutte le mie parole Vorrei avere Possesso del mio tempo Ed essere quello che voglio E non cadere Ieri decise di piovere Una nuvola cieca che Non sapeva chi scegliere Tra la gente che non vedeva E i tuoi capelli solo rami in testa Che tengono il tempo del vento E urlano come le foglie Che temono il vento ed il tempo Ieri decise di piovere Una nuvola cieca che Non sapeva chi scegliere Tra la gente che non vedeva E i tuoi capelli solo rami in testa Che tengono il tempo del vento E urlano come le foglie Che temono il vento ed il tempo
8.
Ti chiedi ancora spesso di Berlino Cosa resterà? Se i pali della luce Immersi nella loro incomunicabilità Un muro senza l'edera Secca per restargli su O i corpi di chi all'epoca Dall'altra parte c'era già Sono state due le volte in cui Avevamo finto di incontrarci Per allontanarci poco dopo Dall'incrocio tra di noi E sono diciassette Le notti che non dormo più Per fughe malriuscite Cercando di arrivare a te Le cicatrici di Berlino Est Le indossi ancora con dignità Le cicatrici di Berlino Est Complementari alla tua identità Le cicatrici di Berlino Est Le indossi ancora con dignità Le cicatrici di Berlino Est Complementari alla tua identità Non siamo mai stati così lontani come dopo l'89 Non sono mai stato così lontano come l'89
9.
Astenìa 04:01
Sedici spasmi E ancora sei tu Distante Distorta Distoglimi da me Se non respiri più Galleggi immobile Se il grigio ti confonde e ti rende più uniforme Tu scegli e sciogli me A un soffio dai palmi Così intoccabile Si strappa e si consuma E' solo pelle ormai Se non respiri più Galleggi immobile Se il grigio ti confonde e ti rende più uniforme Tu scegli e sciogli me Tu scegli e sciogli me Se non respiri più Galleggi immobile Se il grigio ti confonde e ti rende più uniforme Tu scegli e sciogli me Come te Più di te Come te Dentro di me Come te Più di te Come te Dentro di me
10.
Hai ingoiato Senza grazia I frammenti dello specchio che Che rifletteva l'altra te Ma se il prezzo è perdere Il colore degli occhi Riscatterò i pezzi che hai lasciato Rosa sbocci e cadi E ti guardi dal basso Affogare lo spazio Con cose che sono niente Se non te l'aspetti arriva prima Sei funzione della fragilità Rosa sbocci e cadi E ti guardi dal basso Affogare lo spazio Con cose che sono niente Rosa sbocci e cadi E ti guardi dal basso Affogare lo spazio Con cose che sono niente Il martedì dopo la pioggia piove ancora

credits

released November 18, 2014

Lyrics and music by Davide Maniglio and Samuel Mello
Artwork by Samuel Mello
Recordings by Luigi Russo

Handmade case on request
Hope you enjoy!

license

all rights reserved

tags

about

Wood's Lamp Castrignano De' Greci, Italy

We are Samuel and Davide , we're italian and we play for pussy. Only.

contact / help

Contact Wood's Lamp

Streaming and
Download help

Report this album or account

If you like Wood's Lamp, you may also like: